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    Attualità
    2.7.2024

    «Si va avanti»

    Il ticinese Gian Paolo Donghi, lui stesso paraplegico, dà supporto a chi in seguito a un incidente o a una malattia rimane paralizzato.

    «Io ci sono passato. E per me oggi è un onore aiutare queste persone». È così che Gian Paolo Donghi, 50enne di Riva San Vitale, ci parla del delicato e importante lavoro che svolge dal 2008, quello di consulente per l'Associazione svizzera dei paraplegici (ASP). E lo fa in occasione del Disability Pride Month, celebrato globalmente ogni luglio.

    «Do sostegno agli italofoni che in seguito a un incidente o a una malattia diventano paraplegici o tetraplegici», spiega. «Il tutto ha inizio già dal ricovero alla clinica di Nottwil, e prosegue anche dopo il periodo di riabilitazione, quando la persona rientra a casa».

    Leggere l'articolo completo su Tio«Ci si trova, da un giorno all'altro, con la vita stravolta. Però si va avanti» - Ticinonline (tio.ch)